Analisi su Eccomi ci sono ancora
Eccomi ci sono ancora Eccomi ci sono ancora riassume in se un valore molto importante per la medicina narrativa e non solo un libro in cui scoprire o conoscere qualcosa o qualcuno. Non intendo chiedere al lettore di acquistarlo! È abbastanza assodato che l'arte non è un'illusione del bello, ma ci indica la strada per vivere meglio. Così è stato per me scrivere, qualcosa che mi ha permesso di vivere. Chi lo leggerà comprenderà. Eccomi ci sono ancora è un libro che ha maturato in me la convinzione che l'uomo è sempre più solo e meno disposto a condividere e comprendere il dolore altrui. Un libro centrato essenzialmente sulla vita di un malato, ove si mettono in risalto i complotti dell'animo, le fobie, le paure di chi vede la morte in faccia. Solo scrivendo riesce a riprendersi la vita e rinascere in una nuova veste. Inizialmente stenta a credere che tutto ciò sia vero. Si dice che a scrivere siano tanti, me compresa, forse è vero! Ma, c'è sempre un motivo. C'è chi per passione chi per necessità chi per mestiere, molti si improvvisano scrittori, e molti lasciano scrivono per lasciare un segno e non rimanere anonimi, che alcune verità non possono restar nascoste. Eccomi ci sono ancora è un libro che riferisce cose mai accadute da parte di pazienti con sclerosi tuberosa e con tumori rari. In sincerità non credo siano molti gli autori che abbiano a confrontarsi con queste patologie! In questi anni ho potuto conoscere diverse persone affette da sclerosi tuberosa, ma nessuna che manifestasse questa insidiosa mescolanza con il cancro; se magari ci fosse sarebbe la volta buona per approfondire. Mi rendo conto che non è facile imporre una lettura del genere, né leggere una storia così cruda, però sarebbe buona cosa darne visibilità a favore […]